Testosterone

Quando e' presente lo stato di eccitazione, in un Organismo sano e non oltre i 40 anni, il Testosterone partecipa attivamente al raggiungimento dell'erezione in quanto i livelli presenti nell'organismo, sono nella norma e non necessitano di correttivi.  Come si evince dalla grafica a destra, questi livelli di Testosterone (al massimo attorno ai 20 anni di eta') tendono gradualmente a calare negli anni. 

Sarebbe buona norma cominciare a misurare questi livelli nell'analisi sanguigna, dai 50 anni in poi, almeno una volta l'anno.   

                                                                  Qua sopra i livelli medi di testosterone in un maschio adulto sano.

                                                                        In Un giovane il range e' compreso tra i 650 e i 1000 ng/dL 

                                                                            mentre in un anziano il range e' tra i 400 e i 600 ng/dL

Ma entriamo maggiormente nel dettaglio.

Il testosterone è un ormone steroideo prodotto dai testicoli e dal surrene nell’uomo,

Si tratta dell’ormone maschile per eccellenza, ma come appena visto in realtà viene prodotto in minima quantità anche nella donna, dove poi viene in gran parte trasformato in estrogeni (estradiolo, grazie all’azione dell’enzima aromatasi).

Le elevate quantità prodotte nell’uomo sono responsabili dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari:

barba, voce profonda, massa muscolare e villosità  e durante l’intero arco della vita, dalla pubertà in poi, è responsabile della regolazione della quasi totalità degli aspetti che gravitano attorno alla sessualità.

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Il Testosterone e' anche responsabile dello sviluppo sviluppo dei genitali, dell'erezione, della produzione dello sperma e del desiderio sessuale.

Il suo ruolo non si esaurisce qui, in quanto la sua influenza si estende anche alla produzione dei globuli rossimodulazione del tono dell’umore e dell’aggressività e regolazione dei processi cognitivi (memoria, concentrazione, …).   Ed ha un ruolo importante nella prevenzione di alcune patologie quali:  osteoporosi,

ipertenzione, Diabete Mellito (noto anche come del Tipo 2) e depressione.    Anche se la produzione dura per tutta la vita, generalmente superati i 40 anni nell’uomo si registra mediamente una riduzione della produzione stimata attorno al 2 % annuo, tanto che nei decenni successivi possono comparire i primi segni e sintomi di un testosterone basso (ipogonadismo per ridotta funzionalità e “gonadismo” per riferirsi ai testicoli, o gonadi), che si può manifestare in forma di:        pulsione sessuale e vitalità ridotte disfunzione erettileenergia diminuita,

massa muscolare e densità ossee ridotte e anemia.


TESTOSTERONE LIBERO o TOTALE

Quando si parla di livelli di testosterone si fa in genere riferimento alla quantità totale circolante nel sangue, ma in realtà la situazione è molto più complessa.

Circa il 98% dell’ormone circola legato a proteine e in particolare:

·        65% saldamente legato alla SHBG (sex hormone-binding globulin),

·        33% debolmente legato all’albumina.

Il testosterone legato alla SHBG di fatto NON è biologicamente attivo, in altre parole è come se non fosse disponibile perché incapace di esercitare effetti biologici.

La frazione attiva (o biodisponibile) è la somma di quello libero con quello legato all’albumina, perché in questo caso il legame può essere spezzato molto facilmente in caso di bisogno.

 

È quindi intuitivo comprendere che misurare la frazione biodisponibile (libera di agire, o testosterone libero) permette una miglior valutazione della situazione clinica del paziente, rispetto alla misurazione del totale.

TESTOSTERONE BASSO

Bassi livelli di testosterone possono influire sensibilmente sulla sfera sessuale in quanto causa di:

ridotto desiderio sessuale (libido),  erezioni spontanee meno frequenti, impotenza (disfunzione erettile) o erezione più debole e infertilità,

Ma il paziente può andare incontro anche a numerosi altri problemi:

aumento del grasso corporeoriduzione dei livelli di energia ed aumento del senso di stanchezza e affaticamento,

riduzione della massa muscolare, depressione e diminuzione dell’autostimaanemia, osteoporosi e disturbi del sonno.

Mentre i sintomi descritti in precedenza entro certi limiti sono considerati un aspetto normale dell’invecchiamento, in alcuni pazienti potrebbero invece essere segnale della presenza di malattie sottostanti, come ad esempio:  una reazione a determinati farmaci,  malattie della tiroide,  depressione maggiore,  abuso di alcool.

Il modo migliore per diagnosticare un testosterone basso è attraverso un esame del sangue, tenendo però conto che risultati inferiori al minimo possono avere numerose cause e la maggiore di queste sono le malattie croniche come il DIABETE

È normale preoccuparsi in caso di bassi livelli, tuttavia una riduzione graduale è parte del normale invecchiamento, ma ovviamente è responsabilità del medico l’interpretazione corretta del risultato.

Ci sarebbe pero' anche la possibilita' di liberare parte del testosterone tenuto prigioniero da alcune proteine...

Come ??  Bhe c'e' un farmaco che potrebbe aiutare ad incremetare il Testosterone che e' in noi, liberandolo e rimettendolo in circolo....  QUI se ne parla in maniera piu' copleta.


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